Tutte le frasi di Nicolai Lilin
“Una lingua gentile taglia e colpisce meglio di ogni coltello.”
- Dal libro: Storie sulla pelle
“A volte la corrente della vita mi ha sbattuto sulla riva cosí forte che ho rischiato di lasciarmi andare. In quei momenti, e ogni volta che mi sento smarrito, mi concentro sul mio passato, sulle persone che ho conosciuto e sulle avventure bellissime e terribili che abbiamo condiviso, e tra le diverse immagini a un certo punto affiora sempre un...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Caduta libera
“Se solo sapeste che amico ho perso in battaglia... È successo non quarantadue anni fa, ma l’altro ieri... In mezzo alle montagne, nella sabbia, dove il caldo brucia tutto, infuocando la mia memoria, ormai lontana dall’infanzia. Noi da ragazzi leggevamo libri di guerra, lui di certo non poteva immaginare che sarebbe toccato a me trascinare il suo...” (continua)(continua a leggere)
“Ho vissuto la mia vita come un lupo degno, ho cacciato molto e ho diviso con i miei fratelli tante prede, cosí adesso sto morendo felice. Invece tu vivrai la tua vita nella vergogna, da solo, in un mondo a cui non appartieni, perché hai rifiutato la dignità di lupo libero per avere la pancia piena. Sei diventato indegno. Ovunque andrai, tutti ti...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Storie sulla pelle
“La materia e il tempo non hanno nessuna importanza, sono solo circostanze naturali della nostra esistenza.”
“Nella comunità siberiana s’impara a uccidere da piccoli. La nostra filosofia di vita ha un rapporto stretto con la morte, ai bambini viene insegnato che il rischio e la morte sono cose legate all’esistenza, e quindi togliere la vita a qualcuno o morire è una cosa normale, se c’è un motivo valido. Insegnare a morire è impossibile, perché una...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Storie sulla pelle
“Gli insegnamenti religiosi servono ai potenti di questo mondo per sottomettere la gente al proprio controllo… Cosí le idee buone, capaci di unire le persone, diventano le catene che le rendono schiave, il veleno che le uccide, il rancore che le divide. Per questo ogni religione in sé è un male, perché sfrutta la tendenza della gente a credere...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Caduta libera
“In guerra mi facevano più impressione i vivi, che i morti. I morti mi sembravano dei recipienti usati e poi buttati via da qualcuno, li guardavo come se fossero bottiglie rotte. I vivi, invece, avevano questo terribile vuoto negli occhi: erano esseri umani che avevano guardato oltre la pazzia, e ora vivevano abbracciati alla morte. Era terribile...” (continua)(continua a leggere)
“La gatta non partorisce quando vuole, ma quando arriva il suo tempo.”
“Chi non rischia, non beve champagne.”
- Dal libro: Caduta libera
- Dal libro: Storie sulla pelle
Non è possibile sistematizzare l’amore: quando le persone ci provano si chiama “prostituzione”, perché l’amore e ogni altra cosa buona arrivano dal profondo dei nostri cuori, il posto dove abita Dio. E Dio, mio caro, non si compra e non si vende. Chi ci insegna il contrario, chi vuole convincerci che Dio è avvolto da chissà quali misteri e ci... (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Storie sulla pelle
“Quando era in ballo un problema vero e proprio, i vecchi dialogavano finché non si mettevano d’accordo sulla soluzione; le votazioni non esistevano, non era neppure contemplata l’idea di maggioranza e minoranza: ogni voce era rispettata e sacra, e finché ogni singolo membro non era d’accordo si andava avanti a cercare vie di mezzo. Non si...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Storie sulla pelle
“Non ti servirà la curiosità, perché una volta soddisfatta può trasformarsi in un vuoto che porterai dentro di te per tutta la vita. Neppure l’entusiasmo ti servirà, perché a ogni ragione di entusiasmo si accompagna una difficoltà di uguali proporzioni, e saranno proprio le difficoltà a schiacciarti come un insetto… Le uniche qualità di cui hai...” (continua)(continua a leggere)
“Nella Russia di adesso non si sa quasi niente dell’esilio dei siberiani in Transnistria, qualcuno ricorda i tempi della collettivizzazione comunista, quando per il Paese passavano i treni pieni di povera gente che veniva spostata da una parte all’altra per ragioni note solo al governo. Nonno Kuzja diceva che i comunisti avevano pensato di...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Caduta libera
“In guerra l’idea della morte non abbandona mai i tuoi pensieri: ognuno prova a esorcizzarla a modo suo; qualcuno tenta di scacciarla, altri ne sono ossessionati e finiscono col diventarne vittime, altri ancora si comportano duramente, cercano di tirare fuori il peggio di sé, come se dentro le loro anime ci fosse un generatore di cose negative...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Storie sulla pelle
“Non è il titolo che fa l’uomo importante, ma è l’importanza dell’uomo che rende onore al titolo.”
- Dal libro: Storie sulla pelle
- Dal libro: Caduta libera
“Ogni uomo porta dentro di sé dio e il diavolo. In certe situazioni è giusto che uno prenda il sopravvento sull’altro: solo cosí l’uomo può sopravvivere. ”
- Dal libro: Caduta libera
“Spesso gli altri soldati, quando scoprivano che facevo il cecchino, mi domandavano cosa ci fosse di così bello nel mio ruolo da spingermi a vagare di notte in mezzo al territorio nemico, passando tra i campi minati, rischiando la vita per prendere la posizione migliore e stare lì immobile per ore a spiare il nemico, quando spesso tutto si...” (continua)(continua a leggere)
“Il concetto della libertà è sacro per i siberiani.”
- Dal libro: Caduta libera
“Dal comando arrivavano di volta in volta numeri diversi: prima si parlava di mille terroristi, poi di millecinquecento, infine di quasi tremila. Ogni ora il numero saliva come fossimo stati a un’asta. Una cosa però era certa: molti di loro erano arabi e afghani, gente povera assoldata per combattere, quasi tutti tossicodipendenti. Prima di...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Caduta libera
“Tutti tentavano di strappare la barba di Dio e misurarla su di sé.”
“E' stata una sensazione quasi fisica, quando attraverso il tuo corpo ti rendi conto che certe idee, fantasie, comportamenti, non li riavrai mai piú, per colpa del peso che ti è caduto sulle spalle.”
“Facevano gruppo solo per combinare guai e per divertirsi, ma quando arrivava il momento di pagare i conti ognuno se ne andava per la sua strada.”
“Siamo stati intorno al fuoco tutta la notte, fino all’alba, a guardare come le scintille e i pezzi di cenere diventati polvere si alzavano nell’aria, mischiandosi con le leggere sfumature del mattino che stava portando un altro, nuovo giorno. Io ridevo e raccontavo anch’io qualche storia, ma ero pieno di un sentimento nuovo, paragonabile a una...” (continua)(continua a leggere)
“Quello che mi piaceva di quell’ambiente, per quanto violento e brutale potesse essere, era che non c’era posto per bugie e menzogne, sceneggiate e buffonate: era assolutamente vero e involontariamente profondo. La verità, voglio dire, aveva un aspetto naturale, spontaneo, e non coltivato, fatto apposta: la gente era veramente umana.”
- Dal libro: Caduta libera
- Dal libro: Storie sulla pelle
“Il Signore ha fatto solo tre sbagli: dare la bellezza alla donna, l’intelligenza a Satana e la forza a Mel.”
- Dal libro: Storie sulla pelle
“I loro vecchi sono cresciuti sulla strada come me, andavamo insieme a fare le risse e a difendere i nostri interessi, solo che io mi ritrovo tre figli criminali, invece i loro figli sono direttori di banca, avvocati, ingegneri, gente colta che fa grandi affari senza rischiare la vita né la libertà, e riesce persino a influenzare i politici. Tra...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Caduta libera
“Spesso mi capita di osservare dei luoghi all’aria aperta e pensare senza accorgermene che sarebbero perfetti per un’azione militare. Mentre una persona normale guarda un paesaggio e pensa alla bellezza della natura, io, contro la mia volontà, mi accorgo di valutare dove si potrebbe mettere la mitragliatrice.”
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