Frasi sulle relazioni sociali

“L’esistenza dell’individuo si snoda attraverso un continuo alternarsi di fasi estrovertite e introvertite, secondo una legge compensatrice della psiche, finalizzata a integrare gli opposti atteggiamenti.”
Aldo Carotenuto

“Sono la situazione, le circostanze, il contesto a decidere se, in un dato momento, vediamo la stessa persona come un nemico o come un partner. Perché l’altro può essere entrambi e proprio in ciò consistono la sua mutevole e inafferrabile natura, i suoi comportamenti contraddittori di cui spesso egli stesso non riesce a comprendere la causa.”
Ryszard Kapuscinski

“Gli uomini non sono i miei simili; sono coloro che mi osservano e mi giudicano; i miei simili sono quelli che mi amano e non mi osservano.”
André-Georges Malraux

“Il poker dovrebbe essere insegnato a scuola. Infatti offre, in sintesi, la rappresentazione di tutti i rapporti umani che i bambini ritroveranno più tardi, nella vita.”
Yves Montand

“Nella realtà quotidiana nessuna intelligenza è più importante di quella interpersonale.”
Daniel Goleman

“Dobbiamo vivere per i pochi che ci conoscono e ci apprezzano, che ci giudicano e ci assolvono, e per i quali nutriamo lo stesso affetto e la stessa indulgenza. Gli altri li considero una mera folla, vivace o triste, leale o corrotta, da cui non ci si può aspettare altro che emozioni fugaci, piacevoli o spiacevoli, che non lasciano traccia.”
Sarah Bernhardt

“La mia vita scorre in un'alternanza perpetua tra due ritmi: il ritmo in cui attraggo le persone per paura di sentirmi solo e il ritmo in cui cerco di liberarmene perché so che mi annoio.”
C. E. M. Joad

“La base delle relazioni sociali è la reciprocità: se cooperi con gli altri, gli altri coopereranno con te.”
Carroll Quigley

“Quando le persone si onorano a vicenda, si instaura una fiducia che porta a sinergia, interdipendenza e profondo rispetto. Entrambe le parti prendono decisioni e scelte basate su ciò che è giusto, ciò che è meglio, ciò che è più apprezzato.”
Blaine Pardoe

“Le mura della prigione dell'io si erano chiuse del tutto intorno a lui; era rinchiuso completamente dal plastico potere della sua immaginazione - aveva imparato come proiettare meccanicamente, di fronte al mondo, una copia accettabile di sé che l'avrebbe protetto dalle intrusioni.”
Thomas Clayton Wolfe