Non luogo a procedere

Contenuto: In questo romanzo Magris affronta spietatamente l'ossessione umana per la guerra e la sua ferocia in ogni epoca e in ogni paese. La sua storia è incentrata su un uomo la cui maniacale dedizione alla creazione di un Museo della Guerra racchiude sia un orribile segreto che la speranza di redenzione. Luisa Brooks, la curatrice del suo museo, discendente delle vittime dell'esilio ebraico e della schiavitù nera, si trova di fronte a un complesso dilemma: le collezioni che espone salveranno l'umanità dal ripetere il suo tragico e violento passato? Oppure l'esposizione di oggetti di guerra potrebbe in realtà valorizzare e commemorare le atrocità più malvagie?
Attraverso una moltitudine di storie, l'autore indaga il dolore individuale, il peso sociale della giustizia interrotta e i modi in cui la memoria e le prove storiche vengono sabotate o talvolta recuperate.
Attraverso una moltitudine di storie, l'autore indaga il dolore individuale, il peso sociale della giustizia interrotta e i modi in cui la memoria e le prove storiche vengono sabotate o talvolta recuperate.
Frasi di “Non luogo a procedere” 9 citazioni
“La morte si addice ai musei. A tutti, non solo a un Museo della Guerra. Ogni esposizione – quadri, sculture, oggetti macchinari – è una natura morta e la gente che si affolla nelle sale, riempiendole e svuotandole come ombre, si esercita al futuro soggiorno definitivo nel grande Museo dell'umanità, del mondo, in cui ognuno è una natura morta....” (continua)(continua a leggere)
“Per fortuna esistono le frasi di circostanza, i convenevoli, le regole della buona educazione, quella lingua asettica e innocua in cui si traducono gli opachi imbarazzi del cuore, anche quando non si è traduttori di professione.”
“Bisogna sempre rispettarli e proteggerli, i libri. Anche quelli che non piacciono.”
“La guerra c'entra poco con l'odio, nessuno dei due ha bisogno dell'altro. Bombe cadono sulla testa di gente che non si odia affatto, tant'è vero che a guerra finita quelli che le tiravano e quelli che le prendevano in testa si stringono la mano e ci si ritrova nelle nostalgiche riunioni dei commilitoni ex nemici anche a nome di chi è caduto, si...” (continua)(continua a leggere)
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