Tutte le frasi di Marco Aime
“Puoi restare fermo, immobile e attendere che l’ombra diventi un sottile bordo nero e lentamente si sposti, ti giri attorno, si accorci, si nasconda sotto i tuoi piedi, quasi a scomparire, poi si riaffacci per allungarsi verso oriente fino a svanire stingendosi nel buio. Oppure muoverti, farla impazzire con cambi repentini, con passi zigzaganti,...” (continua)(continua a leggere)
- Dal libro: Cultura
“Non tutto del nostro passato diventa tradizione, ma solo ciò che può servire oggi.”
“L’altro lo incontri in cammino, là. A volte è lui che arriva, ma un incontro vuol sempre dire spostarsi. Lo guardi, lo ascolti e pensi a te stesso e al tuo mondo. Ti ridisegni e reinventi le cose attorno a te. Come quando incontri un amico dopo molto tempo. Vedi che gli anni hanno arrancato sul suo volto, con mano leggera o con passo pesante,...” (continua)(continua a leggere)
“L’origine comune, se esiste, non basta: deve tradursi in ideologia dell’origine.”
“All’idea di razza si sostituisce quello di cultura, declinata però in un’accezione che potremmo definire biologica, come fosse un tratto genetico, una gabbia immobile alla quale è impossibile sfuggire e gli individui vengono pensati come monoliti inscalfibili, refrattari a ogni trasformazione.”
- Dal libro: Cultura
- Dal libro: Cultura
“La cultura non è il comportamento umano, ma la chiave che usiamo per leggerlo e interpretarlo.”
- Dal libro: Cultura
- Dal libro: Cultura
- Dal libro: Cultura
“La sottomissione, in un’etica così fortemente gerarchizzata, implica anche dei diritti di chi è sottomesso e dei doveri da parte di chi sottomette.”
“Perché il viaggio ritorni a essere un’esperienza autentica e unica, è necessario passare attraverso il proprio corpo, ascoltarne i messaggi, decifrarne i cambiamenti, imparare ad esporlo alle sollecitazioni che provengono dall’esterno senza averne paura. E allora riscopriamo i sensi e la corporeità; il piacere di sudare, di rabbrividire, di...” (continua)(continua a leggere)
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