Frasi sulla ribellione

“La poesia è la ribellione dell'uomo contro ciò che è.”
James Branch Cabell

“M’interessavano i soggetti non solo per motivi legati alla tradizione criminale, ma anche per il loro valore artistico. Già nella fase di studio dei disegni, ho cominciato a chiedermi e a chiedergli perché ogni tatuaggio non poteva essere inteso esclusivamente come un’opera d’arte, piccola o grande che fosse. Per la sua filosofia, il tatuaggio...” (continua)(continua a leggere)
Nicolai Lilin

“Il motivo militare della difesa dall’aggressore viene surclassato da quello dell’invocazione della Cultura come barriera nei confronti della ingiusta violenza della crisi.”
Massimo Recalcati

“Infinite preoccupazioni per i soldi, scocciature, fretta; rumore costante, folla, richieste. Notiziari pieni di orrendi delitti e minacce. Ubique, chiassose dichiarazioni secondo cui la famiglia è distrutta, i valori stanno scomparendo, la società ha perso la bussola. Eppure, in qualche modo, la maggior parte di noi viene fuori ok.”
Beppe Severgnini

“L'etica hacker rischia di esprimere esigenze che nascono da una insofferenza verso qualunque forma di gerarchia, perché intesa come necessariamente opposta alla ricerca e al confronto. C’è un rifiuto del ‘padre’ a favore di rapporti orizzontali, collaborativi, paritetici.”
Antonio Spadaro

“La malattia è una metafora. È la protesta di un bambino trasformata in rappresentazione.”
Alejandro Jodorowsky

“A diciassette anni io e le mie amiche eravamo timidamente e gioiosamente ribelli, ma facevamo i compiti, studiavamo a memoria e snocciolavamo verbi irregolari, equazioni e moventi dei personaggi letterari. Ci piaceva pensarci cattive ragazze, ma di fatto eravamo piuttosto innocue.”
Ian McEwan

“Un giorno la gente come me si solleverà e vi rovescerà, e sarà la fine della tirannia delle macchine omeostatiche. ”
Philip K. Dick

“L'arte è la nostra vigorosa protesta, il nostro coraggioso tentativo di insegnare alla natura il proprio ruolo.”
Oscar Wilde

“La prostituzione e il furto sono due proteste viventi, maschio e femmina, dello stato naturale contro lo stato sociale.”
Honoré de Balzac