Frasi sul lavoro

“Il cocktail è un corollario della cultura del lavoro duro: una vita di superlavoro necessita di un superalcolico per neutralizzare l’infelicità. In una vita in cui il lavoro e il gioco si fondono maggiormente, nella vera vita oziosa, una bevanda più leggera è probabilmente tutto ciò di cui si ha bisogno. Suppongo che se fossimo davvero felici,...” (continua)(continua a leggere)
Tom Hodgkinson

“Chi si leva presto, fa una buona giornata.”

“Si suppone che la routine dovrebbe mortificare le anime, quanto peggiore è il lavoro compiuto a metà, il circolo spezzato, la routine incompiuta?”
Richard Brookhiser

“Prendi il tuo lavoro seriamente, ma non prendere le loro lamentele personalmente. Se le prendi personalmente, ti adiri e perdi il tuo vantaggio. Se le prendi troppo personalmente, perdi il tuo vantaggio e il tuo lavoro. Se le prendi seriamente, si tratta di te e loro. Se le prendi personalmente, sei tu contro loro. Quali mosse puoi fare per...” (continua)(continua a leggere)
Jeffrey Gitomer

“I più grandi pensatori del mondo sono stati spesso dei dilettanti; perché il pensiero è il risultato di una vita bella e indipendente, e per quella una sedia professionale non offre opportunità speciali.”
Henry Havelock Ellis

“La confusione crea posti di lavoro.”

Arthur Bloch

“C'è qualcosa di tragico nel fatto che non appena l'uomo inventò una macchina capace di sostituirlo nel lavoro, cominciò a patire la fame.”
Oscar Wilde

“Un buon lavoro compiuto passo per passo diventa un grande lavoro. La casa del tuo successo sarà costruita mattone per mattone.”
Max Steingart

“Nella terra del bracciantato gli uomini erano sempre assenti. Partivano prima dell’alba e tornavano a notte fonda; facevano lavori massacranti per paghe da fame. Le donne, invece, erano sempre lì, presenti, a tenere in piedi la casa, crescere i figli, buttarsi nel pantano delle risaie, spigolare nei campi, raccogliere i resti della trebbiatura e...” (continua)(continua a leggere)
Paolo Rumiz

“Il talento dimostrato negli anni di formazione all’università non consente di prevedere il livello di produttività in fasi ulteriori, cioè in un contesto lavorativo.”
Daniel Goleman