Un'eredità di avorio e ambra

Titolo: Un'eredità di avorio e ambra
Titolo originale: The Hare with Amber Eyes
Autore:Edmund de Waal
Anno di prima pubblicazione: 2010
Titolo originale: The Hare with Amber Eyes
Autore:Edmund de Waal
Anno di prima pubblicazione: 2010

Contenuto: Edmund de Waal è un ceramista di fama mondiale. Avendo trascorso trent'anni a realizzare bellissimi vasi, che poi vengono venduti, collezionati e tramandati, ha un senso particolare della vita segreta degli oggetti. Quando ha ereditato una collezione di 264 minuscole sculture giapponesi in legno e avorio, chiamate netsuke, ha voluto sapere chi le aveva toccate e tenute, e come la collezione era riuscita a sopravvivere.
E così inizia questa straordinariamente toccante biografia e storia poliziesca in cui de Waal scopre sia la storia del netsuke che della sua famiglia, gli Ephrussi, nell'arco di cinque generazioni. Una dinastia di banchieri del diciannovesimo secolo a Parigi e Vienna, gli Ephrussi erano ricchi e rispettati quanto i Rothschild. Eppure alla fine della seconda guerra mondiale, quando i netsuke furono nascosti ai nazisti a Vienna, questa collezione di piccolissime incisioni era tutto ciò che rimaneva del loro vasto impero.
E così inizia questa straordinariamente toccante biografia e storia poliziesca in cui de Waal scopre sia la storia del netsuke che della sua famiglia, gli Ephrussi, nell'arco di cinque generazioni. Una dinastia di banchieri del diciannovesimo secolo a Parigi e Vienna, gli Ephrussi erano ricchi e rispettati quanto i Rothschild. Eppure alla fine della seconda guerra mondiale, quando i netsuke furono nascosti ai nazisti a Vienna, questa collezione di piccolissime incisioni era tutto ciò che rimaneva del loro vasto impero.
Frasi di “Un'eredità di avorio e ambra” 6 citazioni
“Il modo in cui gli oggetti vengono tramandati è pura narrazione. Ti lascio questo perché ti voglio bene. Oppure perché qualcun altro lo ha lasciato a me. Perché l’ho comprato in un luogo speciale. Perché te ne prenderai cura. Perché ti complicherà la vita. Perché farà schiattare d’invidia il tale o il tal altro. Le eredità non sono mai banali....” (continua)(continua a leggere)
“Anche quando non si tiene più alle cose, non è affatto indifferente averci tenuto.”
“Non parlare di antisemitismo era possibile; impossibile era non sentirne parlare.”
“Se decido di prenderla in mano, questa tazzina bianca con la sua unica scalfittura vicino al manico entrerà a far parte della mia vita? Questo semplice oggetto, questa tazzina più avorio che bianca, troppo piccola per il caffè della mattina, persino un po’ sbilanciata, potrebbe trovare posto nella mia vita di cose maneggiate, precipitare nel...” (continua)(continua a leggere)
“La malinconia è una sorta di vaghezza automatica, una clausola liberatoria, una soffocante mancanza di lucidità.”
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