L'uomo duplicato
Titolo: L'uomo duplicato
Titolo originale: O homem duplicado
Autore:José Saramago
Anno di prima pubblicazione: 2002
Acquista questo libro suTitolo originale: O homem duplicado
Autore:José Saramago
Anno di prima pubblicazione: 2002
Contenuto: quella che inizia come una storia stravagante diventa una meditazione meravigliosamente contorta sull'identità e l'individualità.
Tertuliano Máximo Afonso è un insegnante di storia divorziato e depresso. Per tirargli su il morale, un collega gli propone di noleggiare un certo video. Tertuliano guarda il film, indifferente. Ma durante la notte, quando viene svegliato dai rumori nel suo appartamento, va in soggiorno e scopre che il videoregistratore sta riproducendo il video. Osserva con stupore un uomo che gli somiglia esattamente...
Tertuliano Máximo Afonso è un insegnante di storia divorziato e depresso. Per tirargli su il morale, un collega gli propone di noleggiare un certo video. Tertuliano guarda il film, indifferente. Ma durante la notte, quando viene svegliato dai rumori nel suo appartamento, va in soggiorno e scopre che il videoregistratore sta riproducendo il video. Osserva con stupore un uomo che gli somiglia esattamente...
Frasi di “L'uomo duplicato” 12 citazioni
“A volte ci domandiamo perché la felicità abbia tardato tanto ad arrivare, perché non sia venuta prima, ma se ci spunta davanti all’improvviso, come in questo caso, quando ormai non l’aspettavamo, allora è molto probabile che non sappiamo cosa farcene, e non è tanto questione di scelta fra il ridere e il piangere, è la segreta angoscia di pensare...” (continua)(continua a leggere)
- La trovi in Problemi e Soluzioni
“L’enorme carico di tradizioni, abitudini e costumi che occupa la maggior parte del nostro cervello zavorra impietosamente le idee più brillanti e innovative.”
- La trovi in Guerra e Pace
“E' impossibile non avere nemici, che non nascono dalla nostra volontà di averli, ma dal loro irresistibile desiderio di avere noi.”
“Ogni secondo che passa è come una porta che si apre per far entrare ciò che ancora non è successo, quello a cui diamo il nome di futuro, ma, sfidando la contraddizione con quanto si è appena detto, l’idea corretta sarebbe forse che il futuro è solo un immenso vuoto, che il futuro non è altro che il tempo di cui l’eterno presente si alimenta.”
“Le parole sono il diavolo, noi lì a credere di lasciarci uscire dalla bocca solo quelle che ci convengono e, tutt’a un tratto, ce n’è una che s’intrufola, non abbiamo visto da dove sia spuntata, nessuno l’aveva chiamata, e, a causa di quella parola, che non di rado avremo poi difficoltà a ricordare, la rotta della conversazione cambia...” (continua)(continua a leggere)
“Tale è il bisogno di scaricare le colpe su qualcosa di distante quando la verità è che ci è mancato il coraggio di affrontare quel che avevamo davanti.”
“Sono la carriera e il lavoro che hanno me, non io loro.”
“Ci sono momenti in cui è meglio accontentarsi di ciò che si ha, non sia mai che si perda tutto.”
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