L'arte di ottenere ragione
Titolo: L'arte di ottenere ragione
Titolo originale: Eristische Dialektik - Die Kunst, Recht zu behalten
Autore:Arthur Schopenhauer
Acquista questo libro suTitolo originale: Eristische Dialektik - Die Kunst, Recht zu behalten
Autore:Arthur Schopenhauer
Contenuto: La Dialettica Controversa è l'arte di disputare in modo tale da far valere la propria posizione, sia che si abbia ragione o torto - per fas et nefas. Un uomo può avere oggettivamente ragione, e tuttavia agli occhi degli astanti, e talvolta ai propri, può avere la peggio. Ad esempio, posso fornire una prova di qualche asserzione, e il mio avversario può confutare la prova, e così sembrare che abbia confutato l'asserzione, per la quale tuttavia possono esserci altre prove. In questo caso, ovviamente, io e il mio avversario ci scambiamo di posto: lui ha la meglio, anche se, in realtà, ha torto.
Frasi di “L'arte di ottenere ragione” 11 citazioni
“Chi non fa valere le buone ragioni dell’avversario, mostra di avere o un intelletto debole per natura, o represso dal dominio della propria volontà, quindi indirettamente debole.”
“L’arte di imporre come vere le proprie tesi è invece il fine della dialettica.”
- La trovi in Superbia e Umiltà
- La trovi in Menzogna e Sincerità
- La trovi in Ragione e Sentimento
“Quando si vuole trarre una conclusione, non la si lasci prevedere, ma si lascino ammettere, senza sembrarlo, le premesse singole e sparse nella conversazione.”
- La trovi in Menzogna e Sincerità
“Il vero può seguire da false premesse, ma mai il falso da premesse vere.”
- La trovi in Ragione e Sentimento
“Anziché influire con ragioni sull’intelletto, si influisca con motivi sulla volontà, e l’avversario, come pure gli ascoltatori, sono subito guadagnati alla nostra opinione, poiché pesa di più una briciola di volontà, che un quintale di ragione e di persuasione.”
L’uomo per natura pretende di aver sempre ragione, e ciò che deriva da questa sua caratteristica lo insegna la disciplina che io vorrei chiamare Dialettica, ma che tuttavia, per evitare un equivoco, chiamerò “Dialettica eristica”.
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