Discorsi sopra la prima Deca di Tito Livio
Titolo: Discorsi sopra la prima Deca di Tito Livio
Autore:Niccolò Machiavelli
Anno di prima pubblicazione: 1531
Acquista questo libro suAutore:Niccolò Machiavelli
Anno di prima pubblicazione: 1531
Contenuto: Libro essenziale per la comprensione di Machiavelli quanto il suo famoso trattato Il Principe.
Il confronto tra la pratica degli antichi romani e quella dei suoi contemporanei fornì a Machiavelli un punto di vista coerente in tutte le sue opere. L'attenta analisi di Machiavelli della storia di Roma di Tito Livio lo portò a promuovere la sua visione più originale e schietta della politica: la convinzione che un corpo politico sano fosse caratterizzato da attriti e conflitti sociali piuttosto che da rigida stabilità. La sua discussione sulle cospirazioni nei Discorsi su Tito Livio è una delle trattazioni più sofisticate mai scritte sugli archetipi dello sconvolgimento politico. In un'epoca di crescente assolutismo politico, le teorie di Machiavelli divennero un'ideologia pericolosa.
Il confronto tra la pratica degli antichi romani e quella dei suoi contemporanei fornì a Machiavelli un punto di vista coerente in tutte le sue opere. L'attenta analisi di Machiavelli della storia di Roma di Tito Livio lo portò a promuovere la sua visione più originale e schietta della politica: la convinzione che un corpo politico sano fosse caratterizzato da attriti e conflitti sociali piuttosto che da rigida stabilità. La sua discussione sulle cospirazioni nei Discorsi su Tito Livio è una delle trattazioni più sofisticate mai scritte sugli archetipi dello sconvolgimento politico. In un'epoca di crescente assolutismo politico, le teorie di Machiavelli divennero un'ideologia pericolosa.
Frasi di “Discorsi sopra la prima Deca di Tito Livio” 30 citazioni
“Un popolo, uso a vivere sotto uno principe, se per qualche accidente diventa libero, con difficoltà mantiene la libertà.”
“Un popolo corrotto, venuto in libertà, si può con difficoltà grandissima mantenere libero.”
“Quanto biasimo merita quel principe e quella repubblica che manca d'armi proprie.”
“Chi vuole riformare uno stato anticato in una città libera, ritenga almeno l'ombra de' modi antichi.”
“Una moltitudine senza capo è inutile.”
“Quale pericolo porta quel principe o quella repubblica che si vale della milizia ausiliare o mercenaria.”
“Il vilipendio e l'improperio genera odio contro coloro che l'usano, senza alcuna loro utilità.”
“Un buon cittadino per amore della patria deve dimenticare le ingiurie private.”
“La disunione della Plebe e del Senato romano fece libera e potente quella repubblica.”
“Ed in tutte le cose umane si vede questo, chi le esaminerà bene: che non si può mai cancellare uno inconveniente, che non ne sorga un altro.”
“I popoli mordono più fieramente poi ch'egli hanno recuperata la libertà, che poi che l'hanno conservata.”
“Perché io non credo che sia cosa di più cattivo esemplo in una repubblica, che fare una legge e non la osservare.”
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