Frasi di “Divorzio all'italiana”
(1961)Titolo Divorzio all'italiana
Anno 1961
Regista Pietro Germi
Genere Drammatico, Commedia, Romantico
Acquistalo suAnno 1961
Regista Pietro Germi
Genere Drammatico, Commedia, Romantico
Trama – Il barone Fefè Cefalù è un nobile siciliano annoiato dalla vita e dalla moglie Rosalia. Si innamora della giovane e bella cugina Angela, che è solita trascorrere le estati nel loro palazzo. Dato che negli anni Sessanta il divorzio non è ancora legale in Italia, il barone decide di uccidere la moglie, sapendo che la condanna sarebbe lieve se riuscisse a dimostrare che si è trattato di un delitto d'onore. Fefè comincia quindi a cercare un amante per la moglie, trovandolo nel pittore Carmelo Patané, che la moglie conosce bene.
Tutti gli attori – Marcello Mastroianni, Daniela Rocca, Stefania Sandrelli, Leopoldo Trieste, Odoardo Spadaro, Margherita Girelli, Angela Cardile, Lando Buzzanca, Pietro Tordi, Ugo Torrente, Antonio Acqua, Bianca Castagnetta, Giovanni Fassiolo, Ignazio Roberto Daidone, Francesco Nicastro, Edy Nogara, Renato Pinciroli, Daniela Igliozzi, Laura Tomiselli, Saro Arcidiacono, Renzo Marignano, Bruno Bertocci
vedi tuttiFrasi di “Divorzio all'italiana” 10 citazioni
“Signori della corte, viviamo anni oscuri permeati di arida e a volte cinica materialità scientifica, ma i nobili non sono nobili per caso, signori miei. Nossignore! Oddio, non voglio certo parlarvi ora delle Sante Crociate...”
I termini della questione erano addirittura matematici. "Stato d'ira" uguale "flagranza" più "onore offeso". Era chiaro perciò che venendo a mancare la flagranza, era necessario calcare la mano sull'onore offeso affinché lo "stato d'ira" raggiungesse il grado d'intensità richiesto dalla legge.
In questo suggestivo angolo di Sicilia non sono pochi i defunti per motivi d'onore. Povera Rosalia, non te lo meritavi! Ma io so che adesso tu riposi in pace coi tuoi piccoli ingenui sogni. Io davvero, sai Rosalia, io t'ho anche amata, ma tu... tu eri troppo, come dire... tu mi chiedevi... "quanto mi vuoi bene?" Eri assetata d'amore, povera... (continua)(continua a leggere)
“- Politico del PCI: E' ormai storicamente accertato che anche qui da voi, nel vostro bel sud che io ho il piacere di visitare per la prima volta, è giunto alfine il momento di affrontare il secolare problema dell'emancipazione della donna, così come esso è stato affrontato e risolto, per esempio, dai nostri confratelli cinesi. Pertanto, io vi...” (continua)(continua a leggere)
“Eh, sì. La vita comincia a quarant'anni. È proprio vero.”
“Eccoli già ritornati al loro argomento preferito: le donne. Era un discorso inesauribile. Nell'accesa fantasia dei miei concittadini le donne si tingevano dei colori del mito. Le favolose, invisibili donne di Agramonte che celavano la loro bellezza e il loro ardore dietro le grate... pardon... dietro le stecche di vereconde persiane.”
“E perciò, miei cari fedeli e amati concittadini, io vi esorto a dare il vostro suffragio ad un partito che sia popolare, e cioè democratico e quindi rispettoso della nostra fede cristiana: un partito, per concludere, che sia democratico e cristiano.”
In evidenza