Tutte le frasi di Tiziano Scarpa
“C'è una grande consolazione nella monotonia. Le abitudini servono a cullare gli animi che non hanno nessun altro abbraccio che li riscaldi. Il mondo si ripresenta sempre uguale, non è troppo doloroso, non aggiunge sofferenze inattese, non pungola con inspiegabili desideri.”
- Dal libro: Stabat Mater
- Dal libro: Stabat Mater
“L’alto tasso cipollino è un antifurto antibacio.”
- Dal libro: Stabat Mater
“Se mi gratto le ascelle con la punta delle dita, sento soltanto una pressione che mi struscia la pelle. Se qualcun altro mi gratta le ascelle con la punta delle sue dita, non riesco a trattenere le risate. Il contatto con qualcun altro è una catastrofe comica. Le mie ascelle soffrono il solletico, uno dei tanti sintomi con cui si manifesta la...” (continua)(continua a leggere)
“Non era l’immagine esatta della sua epoca? Sistemi complessi, madornali, erano pilotati da incompetenti assoluti, che badavano solo al funzionamento immediato, ma non avevano nessuna idea di cosa stessero cavalcando, e però riuscivano a farlo lo stesso.”
“Per un tempo che muore, ne nasce un altro. Devo cambiare anch’io: impostazione, atteggiamento, tutto; come fanno queste lucine arancioni. Devo illuminare le mie destinazioni, le mie possibilità, i miei orari: le mie occasioni. Illuminare la mia meta, senza aspettare di ricevere luce dagli altri: devo emetterla io.”
“Le descrizioni delle cose minuscole e immense sono la mia esperienza. Il mondo mi manca, e non ho altro modo di conoscerlo che attraverso le parole.”
“Non c’è traccia di automobile, qui. Il ricco e il povero girano a piedi, senza ostentare questa specie di dichiarazione dei redditi su ruote.”
“A Venezia si gira portandosi addosso la propria faccia per ciò che essa è veramente: un luogo pubblico. È una città dove non esiste la privacy. Ci si incontra in continuazione, ci si saluta sette volte al giorno, si continua a parlare allontanandosi, a venti metri uno dall’altro, alzando la voce in mezzo ai passanti.”
- Dal libro: Stabat Mater
- Dal libro: Stabat Mater
- Dal libro: Stabat Mater
“Ma sono lettere, queste? A me sembrano un abbraccio che si sporge alla finestra su un cortile vuoto, sono calci e pugni dati alla cieca, per aria, in solitudine.”
- Dal libro: Stabat Mater
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